Il fair trade: modello etico di commercio globale
Il fair trade, o commercio equo e solidale, è un movimento internazionale che promuove l’acquisto e la vendita di beni prodotti in condizioni più giuste e sostenibili. Il principio che lo contraddistingue è che i produttori, spesso provenienti da paesi in via di sviluppo, vengano pagati in modo adeguato per il loro lavoro, rispettando i diritti umani e l’ambiente.
Cos’è il fair trade?
È un sistema commerciale alternativo che cerca di ridurre le disuguaglianze nel commercio internazionale. Uno scambio giusto tra i consumatori dei paesi ricchi e i produttori dei paesi in via di sviluppo, in cui il prezzo dei prodotti, viene stabilito in modo da garantire una vita dignitosa a chi produce. Non è solo questione di costi ma di rispetto per i diritti del lavoro, per la sostenibilità ambientale e per l’inclusione sociale.
Chi lo ha promosso?
Il Fairtrade è stato promosso da diverse organizzazioni e individui che hanno avuto un ruolo cruciale nella sua nascita e sviluppo. Uno dei pionieri del movimento è stato il sacerdote olandese Herman van Veen, il quale, negli anni ’50, ha iniziato a sensibilizzare le persone sui problemi economici e sociali dei produttori nei paesi in via di sviluppo.
Insieme a lui, la cooperativa olandese “Fair Trade Original”, fondata nel 1959, ha svolto un ruolo fondamentale nel portare i prodotti equosolidali sul mercato europeo. La creazione della “Fairtrade Labelling Organization” (FLO) nel 1988 ha segnato una tappa cruciale, stabilendo standard internazionali per i prodotti Fairtrade e certificando le organizzazioni che rispettano tali norme. Questo ha reso il Fairtrade un movimento di consumo etico e allo stesso tempo un sistema commerciale riconosciuto a livello globale.
Come funziona il fair trade?
Attraverso una rete di cooperazioni e certificazioni che collegano i produttori dei paesi del sud del mondo con i consumatori dei paesi del nord, si muove questa forma di commercio:
- Produzione etica: le organizzazioni che promuovono il fairtrade collaborano con cooperative o gruppi di produttori che vengono formati su metodi di produzione sostenibili. Le materie prime (come caffè, cacao, tè, banane, cotone, etc.) sono coltivate senza l’uso di pesticidi chimici dannosi per l’ambiente.
- Certificazione: un prodotto fairtrade, per essere commercializzato, deve essere certificato da un organismo indipendente che ne verifica la conformità agli standard etici. Questi standard riguardano sia le condizioni lavorative (lavoro minorile e forzato sono vietati), sia l’impegno verso la sostenibilità ambientale.
- Prezzo equo: una delle componenti principali è il pagamento di un prezzo equo ai produttori, ciò significa che il prezzo di acquisto dei prodotti è superiore a quello di mercato, garantendo ai produttori un guadagno sufficiente a migliorare le proprie condizioni di vita e quelle delle loro comunità.
- Comunità e sviluppo: una parte dei profitti derivanti dal fair trade viene reinvestita nelle comunità locali sotto forma di progetti di sviluppo come scuole, infrastrutture sanitarie e programmi educativi.
- Trasparenza: le organizzazioni che operano in questo ambito devono lavorare in modo trasparente garantendo al consumatore la possibilità di seguire tutto il processo produttivo, dal campo di coltivazione al prodotto finito sugli scaffali dei negozi.

Il commercio equo e solidale è condizione positiva sia per i produttori che per i consumatori. Per i produttori non significa solo un pagamento più alto e un accesso più sicuro al mercato, ma anche il miglioramento delle condizioni lavorative e la possibilità di partecipare a una rete internazionale di solidarietà. Per i consumatori, l’acquisto di prodotti certificati, rappresenta una scelta consapevole che supporta uno sviluppo globale più giusto e sostenibile.
Non è solo un modo di fare commercio ma un movimento che mira a un cambiamento profondo nelle dinamiche globali. Facendo scelte consapevoli tutti noi possiamo contribuire ad una soluzione concreta per un futuro più sostenibile ed equo.
Anche StampaSi, all’interno del proprio sito, ha disponibili prodotti solidali. Come questo zaino a sacca, in cotone naturale con finitura cucita, certificato fairtrade.
Che cos’è il Premio Fairtrade?
Il Premio Fairtrade è un riconoscimento assegnato a produttori e cooperative che si distinguono per le loro pratiche di commercio equo e solidale. Questo premio ha l’obiettivo di incentivare e gratificare l’impegno verso la sostenibilità, la giustizia sociale e il miglioramento delle condizioni di vita per i produttori nei paesi in via di sviluppo.
I criteri per l’assegnazione del Premio Fairtrade includono la trasparenza nella produzione, il rispetto delle norme di lavoro e l’impatto positivo sulle comunità locali. Ogni anno, il premio viene conferito a diverse organizzazioni che dimostrano di fare la differenza nel settore del commercio equo, contribuendo così a un cambiamento significativo e duraturo.
Come aprire una bottega del commercio equo e solidale?
Aprire una bottega del commercio equo e solidale è un processo che richiede una pianificazione attenta e una buona conoscenza del mercato. Ecco alcuni passaggi fondamentali da seguire:
- Ricerca di mercato: prima di tutto, è importante fare una ricerca di mercato per capire la domanda di prodotti equosolidali nella tua zona. Analizza la concorrenza, identifica i prodotti più richiesti e valuta i potenziali clienti.
- Piano d’impresa: redigi un piano d’impresa dettagliato che includa la tua missione, la visione, gli obiettivi e le strategie di marketing. Questo documento ti aiuterà a definire chiaramente la tua attività e ad attrarre eventuali finanziatori.
- Scelta dei fornitori: trova fornitori certificati di prodotti equosolidali. È fondamentale stabilire relazioni con cooperative e produttori che rispettano i principi del fair trade, garantendo così la qualità e l’etica dei prodotti che intendi vendere.
- Registrazione dell’attività: procedi con la registrazione della tua attività secondo le normative locali. Potrebbe essere necessario ottenere licenze specifiche per la vendita al dettaglio.
- Location: scegli una location strategica per la tua bottega, tenendo conto del flusso di persone e della visibilità. Una posizione centrale e accessibile può aumentare le possibilità di successo.
- Marketing e comunicazione: sviluppa una strategia di marketing che evidenzi i valori del commercio equo e solidale. Utilizza i social media, il passaparola e eventi locali per promuovere la tua bottega e sensibilizzare la comunità.
- Formazione: considera la possibilità di formarti e formare il tuo staff sui principi del fair trade e sull’importanza della sostenibilità, in modo che possano trasmettere queste informazioni ai clienti.
- Iniziative di coinvolgimento: organizza eventi, workshop o incontri per educare la comunità sui benefici del commercio equo e solidale e per creare un senso di comunità attorno alla tua bottega.
Seguendo questi passaggi, potrai avviare con successo una bottega del commercio equo e solidale, contribuendo a un’economia più giusta e sostenibile.
Dove comprare prodotti Fair Trade?
Se sei interessato ad acquistare prodotti FairTrade, ci sono diverse opzioni disponibili. Puoi trovare prodotti equosolidali in negozi specializzati, come le botteghe del commercio equo, che offrono una vasta gamma di articoli, dai cibi ai prodotti artigianali. Inoltre, molti supermercati e negozi di alimentari biologici hanno iniziato a includere una selezione di prodotti FairTrade nei loro scaffali.
Un’altra opzione è quella di acquistare online. Siti web come Fair Trade Italia, Ethical Superstore o Amazon offrono una varietà di prodotti certificati Fair Trade che puoi ricevere comodamente a casa tua. Non dimenticare di controllare anche i mercati locali e gli eventi dedicati al commercio equo, dove puoi trovare prodotti freschi e sostenibili, e contribuire direttamente alle comunità locali.