gadget aziendali personalizzati

Gadget aziendali personalizzati: gli errori più comuni compiuti da chi li vuole realizzare

Lo dicono le ricerche: le persone sono più disposte ad acquistare un prodotto dopo aver ricevuto dei gadget aziendali personalizzati di quanto non lo siano dopo aver letto una pubblicità stampata oppure essersi imbattuti in un messaggio media diffuso via televisione, radio o internet. Potere del coinvolgimento diretto, di quella sensazione di sentirsi coccolato, che genera nel fruitore dell’omaggio una naturale dedizione verso chi ti ha trattato bene. La forza commerciale del gadget aziendale personalizzato sta tutta qui. È meglio però evitare alcuni errori “strategici”…

La coerenza paga, l’incoerenza no

Qualità preziosa è la coerenza, merce rara nel mercato dei comportamenti umani. Chi investe in un gadget aziendale personalizzato, non può trascurare questo aspetto. L’incoerenza non paga, specie nel marketing. Un gadget aziendale personalizzato deve essere coerente rispetto al marchio che si vuole diffondere. Ciò che spesso manca è commisurare il gadget al tipo di attività da pubblicizzare. Un brand tecnologico – ad esempio – ha più chance di colpire con un omaggio “high tech” rispetto a un gadget sportivo.

L’incoerenza però non si trova solo nell’individuazione del gadget ma anche nella sua personalizzazione che vive soprattutto della forza del colore. Legare la tonalità della personalizzazione ai colori del logo dell’azienda è dunque operazione corretta.

Meglio non cadere negli eccessi, si rischia di non rialzarsi…

La virtù sta nel mezzo, dicevano i latini che si fidavano poco degli eccessi. Quelli che invece colpiscono a volte chi decide di personalizzare un gadget aziendale. L’obiettivo è quello di mettere in vetrina il cuore del brand e la sua capacità comunicativa.

Il rischio che si corre spesso è quello di esagerare nella personalizzazione del gadget aziendale. Immagini e forme pulite restano impresse e assolvono dunque alla loro funzione di marketing. Forme o tonalità ardite, invece, rischiano di creare una confusione che toglie forza al gadget personalizzato. Valorizzare l’idea ma con un’originalità semplice. Quella sì tutta personalizzata!

Il target dei gadget aziendali personalizzati

Altra “trappola” per chi punta sui gadget aziendali personalizzati è quella di dimenticare il contesto in cui l’omaggio viene distribuito. Chi investe in una politica di diffusione nelle fiere o nei meeting deve riuscire a catturare i partecipanti tramite oggetti personalizzati che ricordino il prodotto o il servizio offerto.

Shopper, cappellini, agende o penne vanno per la maggiore negli stand perché di facile lettura commerciale. Occorre poi non trascurare il target di pubblico al quale ci si rivolge. Forse a un raduno di ciclisti, una borraccia serigrafata ha una maggiore efficacia di un’agenda o una Bic personalizzata. Contesto e target: due elementi chiave per indirizzarti verso il gadget d’azienda più giusto.

Utilità ed emotività, due chiavi per i gadget aziendali personalizzati

Per essere fruibile a livello pubblicitario, il gadget aziendale personalizzato deve essere utile. Perché l’omaggio è un oggetto che più tempo passa nelle mani di chi lo riceve e più fa da cassa di risonanza al tuo marchio. Non sempre ci si rammenta di questo quando si pensa a un gadget aziendale, ci s’innamora magari più della forma che della sostanza.

Così come spesso si “bypassa” l’aspetto emotivo: coinvolgere il consumatore è fondamentale. Se lo coccoli con un gadget personalizzato “ad hoc” e di qualità il cliente s’affeziona e “ringrazia”. E il titolo del tuo brand vola alla borsa del gradimento…

Evitare gli errori nella scelta dei gadget aziendali personalizzati è decisivo. Per farlo, meglio affidarsi a chi, come Stampasì, ha la competenza per aiutarti a centrare i tuoi obiettivi.

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